mostra-museo-martes by Diana Da Ros

Museo Martes

Le 31 opere che compongono il percorso espositivo sono state scelte dal Conservatore delle Civiche Raccolte cremonesi, Mario Marubbi, tra le diverse conservate nei depositi della pinacoteca cremonese. L’occasione favorisce quindi la fruizione di un patrimonio inedito o poco noto al grande pubblico, fornendo al contempo uno spaccato significativo dell’evoluzione iconografica di un genere pittorico che, nel contesto padano del XVII - XIX secolo, fu oggetto di fiorente e rinnovato interesse.Oh, Cavoli!

Nature morte dal Museo Civico Ala Ponzone di Cremona

MarteS

Dal 14 maggio al 31 luglio 2022 - Calvagese della Riviera (Brescia)

Il Museo d’Arte Sorlini di Calvagese della Riviera, sede di una delle maggiori collezioni private italiane di pittura antica veneta e veneziana, inaugura la sua prima mostra aperta al pubblico. All’interno del rinnovato spazio espositivo posto all’ultimo piano di Palazzo Sorlini, la selezione di Nature morte provenienti dal Museo Civico “Ala Ponzone” di Cremona consentira? di approfondire la conoscenza di un genere pittorico completamente assente nella Collezione permanente del MarteS.

La narrazione, scandita secondo il criterio cronologico oltre che tematico, e? affidata agli esiti pittorici prodotti da 16 artiste e artisti di levatura nazionale e internazionale.

Autori in mostra: Floris van Schooten, Fede Galizia, Pietro Martire Alberti, Pittore lombardo della meta? del secolo XVII, Vincenzo Volo? (Vincent Voulot), Pittore fiammingo del secolo XVII, Ludovico Caffi, Pittore italiano del XVII secolo, Pittore lombardo del XVII secolo, Maximilian Pfeiler, Carlo Antonio Pianca, Peter Jacob Horemans, Adeodato Zuccati, Antonio Gianlisi junior, Omobono Longhi, Alessandro Landriani.

Alla rappresentazione della mise en place elaborata, tipica del periodo barocco, seguono quindi le fastose tele settecentesche di pittori come Peter Jacob Horemans, Antonio Gianlisi junior Adeodato Zuccati. Queste ultime costituiscono un preambolo al recupero del piu? schietto naturalismo di matrice ottocentesca, quando le opere da cavalletto erano richieste quale ornamento per gli ambienti domestici della classe borghese (Omobono Longhi Alessandro Landriani). Tra le tavole imbandite del periodo Barocco e Rococo? spiccano due capolavori della pittrice milanese Fede Galizia (1578- 1630). Uno di questi e? la celebre Alzata di cristallo con pesche, mele cotogne e fiori di gelsomino, cosi? descritta da Mario Marubbi, nel catalogo che accompagna la Mostra:

“Al centro della composizione un’alzata di cristallo, che riflette nel piede la luce proveniente da una finestra, contiene sei pesche su foglie di vite tra le quali, a destra, spunta un rametto di gelsomino con due fiori. L’alzata e? messa su un piano visto dall’alto, il cui spessore in ombra si allinea alla base del dipinto. Compaiono due mele cotogne a sinistra e una mezza sulla destra che mostra la polpa carnosa con il torsolo e i semi. Il marcato naturalismo e i valori tattili con cui sono descritti gli oggetti rivelano l’approccio sensibile dell’artista e il suo occhio acuto per i dettagli, pur se pesche e cotogne maturano in tempi diversi. Si tratta di una delle invenzioni piu? fortunate di Fede Galizia, della quale si conoscono ad oggi sei versionitutte autografecon leggere varianti che differiscono tra di loro per la diversa posizione dei frutti o per la presenza o meno di un fiore di gelsomino posato a terra”.

 

Oltre a valorizzare il nucleo di opere cremonesi, la mostra si candida a volano ideale per la (ri)scoperta della Collezione permanente del Museo, e della dimora seicentesca che la accoglie, in uno dei borghi dell’entroterra del Lago di Garda.

MarteS

Inaugurato ufficialmente il 31 marzo 2018, il Museo d’Arte Sorlini vanta una delle maggiori Raccolte private italiane, composta da 184 opere di pittura veneta e veneziana del periodo XIV - XIX secolo. Tra gli autori rappresentati: Giovanni BelliniVittore Carpaccio,Gerolamo SavoldoPadovaninoSebastiano RicciGiambattista TiepoloGiacomo Cerutti detto il Pitocchetto. Dal 2022 il Museo fa parte del circuito Abbonamenti Musei Lombardia.

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